Cannabis Legale: ne parliamo con Antonella Soldo e Michele Bottoni di MeglioLegale

Questa intervista solleva un tema che ovviamente divide la nostra società, poiché riflette sul rapporto fra libertà del singolo (come anche curarsi o fare impresa) e tutela della collettività. L’analisi svolta vuole mirare a un problema: il fatto che questa sostanza venga ormai tollerata in ampi strati della popolazione, soprattutto quella giovanile, e si riconosca il potenziale sia in ambito medico, che in ambito industriale, ma che allo stesso tempo soffra di uno stigma legale e in alcuni casi anche sociale, dovuto ad una generalizzazione tra “droghe pesanti” e “droghe leggere” del tutto controproducente in un dibattito costruttivo. La riduzione del danno, unita ad una regolamentazione della sostanza (come avviene anche per gli alcolici), consentirebbe da un lato la tutela del singolo cittadino, consumatore, paziente o imprenditore e dall’altro la protezione della comunità intera, poiché si andrebbe a rompere il legame tra società civile e criminalità. Inoltre ciò potrebbe essere un’alternativa all’approccio repressivo e alla narrazione proibizionista che all’attualità dei fatti ha creato solamente problemi che si riflettono sull’intero sistema.

Di questo e di molto altro abbiamo discusso con Antonella Soldo e Michele Bottoni, rispettivamente Project Manager e curatore Rassegna Stampa di Meglio Legale, un progetto che ha come obiettivo proprio il cambiamento di approccio riguardo alla cannabis:

Che cosa è Meglio Legale e come opera?

A.S.: Meglio legale è una campagna nazionale che mette insieme imprese, partiti, ricercatori, ma anche privati cittadini che si sono mossi e si sono interessati al mondo della cannabis per farne una rete di advocacy e di pressione pubblica sulle istituzioni. Si mira alla presentazione di una legge che abbia a che fare con la cannabis e i suoi vari campi di utilizzo (industriale, medico e ricreativo).

Per una realtà come Grosseto quali vantaggi si possono trarre dalla legalizzazione della cannabis in termini di sicurezza (sia del consumatore che della comunità)?

A.S.: In termini di sicurezza, aumenta la sicurezza nelle strade e parallelamente aumenta la possibilità di impresa che si incentra sull’agricoltura e sulla vendita al dettaglio. Nelle piccole realtà si deve puntare a combattere lo stigma  sociale che accompagna questo tema e che spesso fa molti più danni dello stesso consumo.

M.B.: Grosseto è una realtà rurale, nel quale sono nate tante imprese sia di coltivazione che di rivendita. Anche la stessa stigmatizzazione del consumatore di cannabis nella nostra zona è qualcosa che si sta andando a perdere di fronte ad una sostanza paragonata a tante altre (alcol, caffè e nicotina) che la nostra società ha metabolizzato da tempo. L’obiettivo fondamentale deve essere la rottura del legame tra il cittadino e la criminalità, organizzata e non, di modo da garantire la sua sicurezza come consumatore e cittadino.

La nostra società dimostra che un approccio repressivo non fa altro che accentuare il problema e crearne di nuovi. L’esperienza dimostra che nei Paesi in cui è avvenuto un qualche tipo di depenalizzazione o legalizzazione il consumo cala (esempi del Colorado e del Canada). Quanto è importante cambiare approccio e quale dovrebbe essere l’approccio della società a noi contemporanea?

M.B: Un cambiamento di approccio è fondamentale per restituire dignità ai pazienti che si devono curare con la cannabis; agli imprenditori, che in questo settore sono molto giovani, che hanno investito in questo settore; e infine ai consumatori che devono essere tutelati. Un approccio innovativo è stato trovato nella cosiddetta “riduzione del danno”: partendo dal presupposto che di droghe (tutte le droghe anche l’alcol, la nicotina ed il caffè) è un fenomeno che non può essere soffocato e represso, poiché storicamente il proibizionismo stimola l’effetto contrario. La riduzione del danno cerca di diminuire gli effetti negativi delle droghe, sui consumatori e sulla società e di concerto sostenere le persone che si trovano in una fase di dipendenza acuta. Uno degli strumenti principali della riduzione del danno è il progetto B.A.O.N.P.S. (Be Aware On Night Pleasure Safety). Il progetto consiste nell’offrire a chi frequenta luoghi in cui il consumo di sostanze è più comune (discoteche, locali notturni, etc.)un servizio di analisi delle sostanze che hanno con loro. In questo modo possono essere informali del contenuto di ciò che stanno effettivamente per assumere e i rischi che comporta. Inoltre possiamo identificare nuove sostanze psicoattive e comunicarle sia ai Sistemi di Allerta Precoce presenti nei singoli paesi partner dell’iniziativa che all’Early Warning System europeo. I dati dimostrano come gran parte dei consumatori, una volta consci di cosa stessero per assumere, hanno cambiato idea. 

A.S.: Oltre che per combattere la criminalità organizzata, un cambiamento di approccio è fondamentale per una vera guerra alla droga. Al momento ¼ dei carcerati per violazione del testo unico sulle Droghe sono tossicodipendenti, e la maggior parte di questi sono condannati per reati di piccolo spaccio. I grandi narcotrafficanti su un totale di 22. 000 condannati sono appena 900. In Italia non si conduce una vera guerra alla droga, basti pensare che il 94% dei sequestri riguarda la cannabis, si fa guerra ai ragazzi nelle scuole, agli imprenditori che investono e ai pazienti che si devono curare. La legalizzazione consentirebbe di utilizzare le risorse che vengono distratte nella lotta alla cannabis, oltre a combattere altri problemi sistemici come il sovraffollamento delle carceri, per contrastare il ricircolo di droghe sintetiche o “pesanti” che sono le vere sostanze di cui si deve temere l’utilizzo. 

Come si può aderire al progetto di Meglio Legale?

A.S.: Chiunque voglia dare una mano è ben accetto! Possono sostenere le nostre battaglie attraverso una donazione, partecipare ad i nostri dibattiti online, in attesa di tornare a farli fisicamente, oppure contattarci per organizzare un evento nella propria città. Dobbiamo cercare di aprire il dibattito su più fronti possibili, a tal fine abbiamo creato una rete di Meglio Legale Points. Al momento hanno aderito i tipi più disparati di attività dai Bar alle Toilette per cani, non solamente per gli addetti del settore. 

Leonardo Repola

Sabato 11 settembre 2021 è stata lanciata la raccolta firme per un referendum sulla cannabis, per firmare: https://referendumcannabis.it